Uno degli argomenti più caldi del momento è sicuramente la diatriba tra vegani e onnivori. Sembra, infatti, che tra questi due modi di alimentarsi non ci sia possibilità di dialogare in modo civile. Non solo, gli estremismi vegani si contrappongono in modo netto e deciso anche a quelle che sono le idee dei vegetariani che, in campo alimentare, sono tendenzialmente più moderati rispetto a chi non mette in tavola alcuna proteina di origine animale.
Da dove nasce il conflitto?
Si parte da un assunto etico che vede il cibarsi di animali come un’inutile tortura. I vegani sostengono che si possa benissimo fare a meno delle proteine di carni e pesce e di derivati di origine animale. Ma il loro modo di pensare e vivere non si ferma al fare informazione e propaganda delle loro credenze. Sono molti i vegani che si pongono in modo conflittuale e provocatorio nei confronti di chi non sposa la loro causa. “Mangia cadaveri”, “cannibali”, sono solo alcuno degli appellativi con cui vengono descritti gli onnivori. Eppure, nemmeno tra loro regna la pace che è invece tanto proclamata verso gli animali. I vegani si dividono, infatti, in frugivori, quindi che si alimentano di sola frutta, in crudisti, che consumano solo alimenti crudi e in granivori, che si cibano di soli cereali.
Ciascuna di queste “fazioni”, ognuna con la sua teoria, pretende di avere la verità in tasca e si oppone fortemente alle altre, arrivando a delle assurdità come asserire che il ciclo mestruale è una cosa innaturale causata dall’alimentazione. Insomma, in tutto questo bailamme i medici e la comunità scientifica cosa ne pensano?
Il parere medico
Dal punto di vista medico la crociata vegana non solo non trova riscontro dal punto di vista scientifico-nutrizionale, ma sarebbe anche deleteria per la salute: la prima evidenza è un’importante carenza di vitamina B12, del tutto assente negli alimenti di origine vegetale. Cosa comporta la sua assenza? Gravissimi problemi di salute quali disturbi anche molto seri del sistema nervoso e anemia. A riguardo va aggiunto che non mangiare carne significa non assumere la corretta quantità di ferro, presente in all’1% nei vegetali e al 10% negli alimenti di origine animale.
In una dieta prettamente vegana mancano poi aminoacidi e grassi essenziali omega 3. Tra le conseguenze di una dieta priva di proteine animali anche carenza di calcio. Di contro, i vegani, ribattono con le accuse che gli onnivori sarebbero più portati verso un eccesso di colesterolo e tumori al colon. Ma è vero? Non del tutto. L’HdL, il colesterolo buono, non viene modificato da una dieta vegana, e il tumore al colon? Se si è normopeso si hanno le stesse possibilità di contrarlo di un vegano.
Il consumo di alimenti come frutta e verdura va benissimo, quindi, ma purché siano integrate anche le proteine della carne. Va inoltre sottolineato come il consumo di carni di qualità, anche rosse, aiuta a trovare un buono stato di salute e un peso ideale.